I was a soul who was only surviving and I was not aware of that.But finally I found the strength to open my eyes and open my heart again. Ero solo un'anima che sopravviveva e non ne ero cosciente.Ma alla fine ho trovato la forza di aprire gli occhi ed aprire il mio cuore nuovamente.
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lunedì 15 novembre 2010

I porcellini ed i sentieri della vita

Nel bosco di Lilybets c’è un sentiero con la base di ciottoli lisci e luccicanti che conduce ad un’antica sorgente di acqua: un luogo incantevole, circondato da alberi ricchi di frutti dolci e profumati e ricoperto da un tappeto di soffice erbetta verde. Una famigliola di porcellini percorreva ogni giorno il sentiero per rinfrescarsi e giocare nelle acque fresche della sorgente. “Scroww, scroww” dicevano i porcellini, mentre salterellavano in fila indiana, ”scroww scroww”, sgranocchiando allegramente ghiande e radici trovate lungo la via. Il sentiero, però, in inverno diventava sempre più stretto, i rami si intrecciavano quasi volessero abbracciarsi, l’erba cresceva alta, ed i ciottoli diventavano molto scivolosi. Ogni tanto, quindi, un porcellino scivolava e la mamma, poi, con cura ed amore, lo medicava leccandolo e passando sulla ferita qualche fogliolina medicinale. Anche il capo del villaggio, l’anziana volpe Martin, aveva consigliato più volte a mamma Rosellina di scegliere un’altra via. Ma Rosellina era così abituata a seguire quel sentiero che non voleva proprio ascoltarlo.
Un giorno di fine estate, mentre la famigliola passava sotto ad un cespuglio di more selvatiche, il più paffuto dei porcellini, Tommy, rimase incastrato tra due grandi alberi ed in nessun modo gli riusciva di liberarsi. Gli altri porcellini, nel frattempo, gli sedevano intorno ed in coro lo incitavano a liberarsi. Nel tardo pomeriggio improvvisamente, però, il cielo divenne scuro, serpentelli luminosi lo attraversavano veloci ed una pioggia fitta fitta scese giù dal cielo. Il torrente cominciò ad ingrossarsi e l’acqua raggiunse lentamente il sentiero. I porcellini, spaventati da tutto quel trambusto, cominciarono a tirare con tutta la loro forza il fratellino ora di qui, ora di lì, e riuscirono a liberarlo. Nuotando, poi, il più velocemente che poterono, si rifugiarono su una collinetta vicina, tutti sani e salvi. E, mentre i porcellini cantavano allegramente, una fata farfalla si posò vicino a mamma Rosellina, ancora spaventata per il pericolo scampato, ed, accarezzandole il viso – Nella vita – le disse - la strada nota, quella percorsa sino ad oggi, non sempre è la migliore ed occorre avere il coraggio di sceglierne una sconosciuta che, però, potrebbe renderci più felici e sereni-.

2 commenti:

  1. Non ho parole...e' una bellissima favola...semplice, breve, ma cogli al volo il messaggio..complimenti...
    Manu

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  2. CHE BELLO IL TUO MONDO FATATO,SAI CHE HO PARTECIPATO A UNO SWAP SU CASA MONNALISA MA NON SONO STATA CAPACE DI INVENTARLA UNA FAVOLA,MA L'HO COPIATA,COMPLIMENTI ELEONORA

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